Nel tardo pomeriggio di un anonimo mercoledì di dicembre, nel pieno di un tracollo sentimentale più intenso del solito, la mente di Pablo Sonador ebbe un impulso nuovo: partire. Trovare un rimedio alla malinconia ribollente in corpo, aprire il campo alla scoperta. Così afferrò una mappa e la fissò serioso: cercava un paese intenso e caloroso in cui aspettare primavera, a occhi socchiusi desiderarla. Dimenticò la mappa e attese. E non li aveva ancora riaperti che già stava calpestando la Spagna.
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